|
|
LA
STORIA ANTICA DEI
"
LO SCHIAVO" |
Le fonti accessibili con mezzi non troppo onerosi ci consentono di fare
le seguenti affermazioni che non saranno sicuramente complete ed esaustive
ma che in linea di massima fanno la fotografia generica di un gruppo di
persone esistito tanti e tanti anni prima di noi.
Il tentativo
di aggancio di una cronologia storica riguardante gli inizi delle documentabili
traiettorie di diffusione dei primi nuclei familiari di Lo Schiavo non
può prescindere dal collegamento di derivazione del cognome
stesso (ampliato in altra sede).
Infatti, nel periodo storico che spazia tra l'anno 1000 e il 1300 si riportano
diverse segnalazioni ma le stesse sono vaghe e non suffragate da documenti
certi e storicamente archiviati .
Ed è in tale periodo che non solamente gruppi di "slavi"
ma anche gruppi di altre provenienze etniche vagano in su ed in giù
per la penisola italica alla ricerca di condizioni di vita migliori rispetto
a quelle dei loro Paesi di provenienza e gli "slavi" antenati
dei Lo Schiavo di oggi come emigranti non sono da meno !.
La prima fonte di una certa concretezza storica riguardante un ceppo Lo
Schiavo riporta : ......" Antica e nobile
famiglia proveniente dalla SCIZIA (Vasto territorio
dell'Europa centro-orientale che si estendeva tra il Danubio, il Don e
il Volga:
per alcuni fonti questa regione faceva parte della Russia meridionale
per altre si chiamava Dobrugia. Oggi potrebbe essere rappresentata dai
territori di Moldova, Ucraina, Crimea.) si stabilì a
TROMONTI presso AMALFI nel Castello di PONTALTO verso il 1300......."
Si diparte, dunque da questo momento la "certificazione" di
un insediamento di Lo Schiavo che, essendosi stanzializzato da probabilmente
qualche secolo nei dintorni di Amalfi, grazie alla propria crescita demografica
ed anche alla possibilità di mettere in mostra le potenzialità
di gruppo familiare forte, ha potuto avere riservato l'onore, da quel
momento, di essere iscritto nei libri antichi delle genealogie nobiliari.
Altre fonti comunicano una più precisa derivazione da Bisanzio
..... " si allontanarono da lì quando
quella sventurata città cadde sotto la tirannia dei Turchi, dopo
che l'impero greco fu abbattuto da Maometto II......"
.. con successiva diffusione in Italia.
Dal 1300 in poi le notizie cominciano a diventare più indicative
e forniscono dati su alcuni ceppi di LO SCHIAVO che si trovano nel sud
dell'Italia e con maggiore frequenza nelle zone che spaziano lungo la
riviera salernitana e calabrese ( con particolare menzione alla Provincia
di Vibo Valentia ) sia tirrenica che ionica.
Ed ancora, dopo circa un secolo ritroviamo le prime certe segnalazioni
storiche di Lo Schiavo nelle Isole Eolie come quella del 1420 che riguarda
il nostro ramo di Salina in cui si nomina un certo: .... "
Jaco lo scavo "........ che viene citato in un documento dell'archivio
vescovile liparese per una gabella avuta in Salina.
Purtroppo, però, sia per i gruppi siciliani ed anche per quelli
eoliani manca qualsiasi genere di aggancio documentale che possa indicare
collegamenti parentali o di discendenze con il gruppo stanzializzato presso
Amalfi.
Una ipotesi che potrebbe essere lanciata riguarda il fatto che probabilmente,
nella secolare diaspora, qualche gruppo di "slavi" si è
fermato prima e si è stanzializzato, altri individui singoli o
gruppi familiari, invece, hanno continuato a vagare raggiungendo i siti
siciliani ed anche eoliani.
I riferimenti riguardanti gli spostamenti dei Lo Schiavo insediati a Tromonti,
invece,.non solo non mancano ma a partire dal 1300 sono ben documentati
e conservati.
Infatti, dopo il riconoscimento iniziale, questa famiglia confermò
la sua potenza ricevendo un vassallaggio in AMALFI il 30-01-1308 sotto
il RE CARLO II di NAPOLI.
Poi, verso il 1500 si trasferì a RADICENA presso PALMI diramandosi
nei territori limitrofi..
antonio 7° lo schiavo di S.Marina
[nls8 production]
|